Quando la mamma deve gestire il lavoro e… il senso di colpa.

 

Sono mamma e lavoro tutto il giorno. Questo mi ha portato spesso a sentirmi inadeguata e mai abbastanza.

Eh già, anche io che sono una pedagogista e lavoro tutti i giorni con le mamme, ho dovuto fare un gran lavoro su me stessa per cambiare questa mia percezione.

Voglio raccontartelo perchè so che non sono l’unica mamma a vivere queste dinamiche. Probabilmente, nel mio piccolo, scrivendo e leggendo queste parole ci sentiremo meno sole.

 

Se mi conosci già sai che sono mamma di due bambini: Arianna di 3 anni e Leonardo di 1 (e mezzo!) :)

Da mamma con partita iva c’è poco da dire… niente maternità, niente ferie, niente malattia. Beh, niente di niente. Dunque ho sempre lavorato: pancino, pancione, con Leo ho perso le acque al nido :), allattando, portando mezza cameretta nello zaino, lavorando con tre ore di sonno e cercando di adempiere comunque a tutti i miei impegni sempre sorridendo.

Se sei una mamma dipendente, devi rientrare al lavoro al settimo mese quando ti va bene, all’anno quando ti va di lusso, al terzo o quinto mese quando ci sono circostanze poco decifrabili e non so effettivamente quanto legittime lavorativamente parlando. Ma non entro nel merito.

Se sei una mamma casalinga sei ugualmente sommersa da compiti di gestione della casa che ti portano a fine giornata con la sensazione di non aver mai staccato.

Nella mia esperienza di mamma quante volte mi è capitato di dovermi mettere al pc o di dover lasciare i miei bambini per lavorare, di stare dietro a diecimila doveri e sentirmi poi terribilmente in colpa: dovrei essere io a occuparmi dei bambini, sono egoista perchè mi occupo della mia sfera e non di loro.

Ahia, che tarlo!

Tenere tutto insieme è difficile. Tanto.

Quello che si tenta di fare è dimostrare a se stesse (e forse in modo inconscio anche agli altri) di valere.

A volte si arriva trionfanti a fine giornata, a volte frustrate perchè essenzialmente non ci si sente riconosciute.

Senza entrare nel merito della questione del “carico mentale”, per il quale ci sarebbe una bibbia da scrivere, proviamo a pensare a quali soluzioni potrebbero esserci utili per arrivare a sera ed essere meno sfinite e un pò più lodate.

Per prima cosa, magari banale ma molto importante, è utile organizzare la propria giornata. Ti faccio qualche esempio che con me ha funzionato (anche se qualcosa è ancora in rodaggio :) ).

  • tutti i miei appuntamenti sono in agenda e non vanno oltre le 17:30, salvo urgenze, per non arrivare a casa alle 19:30;
  • un giorno si e uno no è il giorno della lavatrice, altrimenti mi ritrovo al venerdì anche con i vestiti del vicino da lavare :P ;
  • cerco sempre di fare la spesa per l’intera settimana in modo tale da non dover andare al supermercato tutti i giorni;

Secondo punto, necessario: DELEGAREEEEEEEEEEEE! questo è il mio tallone d’Achille. Faccio ancora fatica ma mi sto allenando. Sulla delega influiscono tante emozioni che solitamente la vanno ad ostacolare, poi è chiaro, dipende anche da come siamo fatte caratterialmente! Pensiamo ad emozioni e stati d’animo come la paura che gli altri non siano bravi quanto me, il senso di colpa che quel compito era mio, la frustrazione di non avere tutto sotto controllo…

Mamme, che lavoro che bisogna fare su di noi!!!

Quando inizi a delegare, inizi a respirare un pò di più. Fidati!!!

Ultimo ma non meno importante, siamo mamme ma siamo donne! qui dovrei aprire un altro capitolo ma la faccio breve… e chiara. Una mamma che lavora tanto non è una mamma che toglie amore ai propri figli. Una mamma è (ancora) una donna con obiettivi, passioni, voglia di realizzazione che non devono essere sostituiti dall’idea di essere una mamma egoista!!

Sei una brava mamma se riesci ad arrivare a fine giornata e sai dedicare del tempo di qualità al tuo bambino.

Sei una brava mamma se quella sera sei troppo stanca per fargli il bagnetto e decidi di addormentarti con lui nel lettone.

Sei una brava mamma se il sabato mattina lasci tuo figlio dalla nonna per dedicarti un’ora dalla parrucchiera.

E’ importante vivere la propria vita in una posizione di accettazione e amore per se stesse.

Bello? sì!… Facile? Non sempre. Bisogna rivedere la propria percezione di sè, abbandonando l’idea della madre wonder woman perfetta e accettare la mamma vera, imperfetta e meravigliosa. E’ un processo che va coltivato ogni giorno…accettarsi un pochino di più. Questo non significa giustificare ogni nostra mancanza, significa essere consapevoli di essere abbastanza e migliorarsi di giorno in giorno abbracciando la nostra imperfezione.

Chissenefrega di quello che dicono o pensano gli altri. Facile giudicare da esterni. Ricorda che se lasci agli altri il giudizio di te stessa, lascerai agli altri anche la responsabilità del tuo benessere.

 

Se hai voglia di scambiare due chiacchiere scrivimi pure!

 

 

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